Verdade e invenção

diálogos literários entre Elena Ferrante, Henry James e Robert Louis Stevenson

Autori

  • Annalice Del Vecchio de Lima UFPR

Abstract

Questo lavoro relaziona le riflessioni letterarie sulla verità fatte dalla scrittrice italiana Elena Ferrante nei libri La Frantumaglia (insieme di lettere, interviste e altri testi saggistici scritti tra 1991 e 2016), e L’invenzione occasionale (51 testi pubblicati ogni settimana nel giornale The Guardian nel 2018), con i saggi scritti da Henry James e Robert Louis Stevenson e stampati nella rivista Longman’s nel 1884, nei quali dibattono tra loro su questioni centrali alla letteratura dell’epoca, principalmente i modi di comprendere il realismo e la natura della finzione. I lettori di Ferrante cercano avidamente questi testi “non finzionali” nella speranza di estrarre di essi informazioni che riempiano lo spazio autobiografico lasciato da una scrittrice sconosciute, la quale ha firmato tutti i suoi libri con uno pseudonimo, un totale di cinque novelle e un racconto infantile, tra loro, la Serie Napolitana (2011-2014) di quattro volumi. Tuttavia, questi saggi, firmati dallo stesso nom de plume e perciò appartenenti allo stesso statuto delle novelle, non ci permette di affermare nulla rispetto alla vita dell’scrittrice. D’altra parte, letti insieme, loro ci permettono di accedere i valori e il pensiero letterari che stanno alla base delle opere fermati da Ferrante, al cui cuore si identifica il concetto di verità.

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Pubblicato

2022-03-14